Qual è l’obiettivo dell’esame?

L’uroflussometria è un esame diagnostico non invasivo che permette di studiare la funzione vescicale nei pazienti che riferiscono difficoltà ad urinare. É indicata nelle persone che presentano disturbi come ad esempio: difficoltà ad iniziare la minzione, senso di svuotamento incompleto, flusso ridotto o intermittente; è un esame altrettanto utile nei pazienti con incontinenza urinaria, frequenza eccessiva della minzione e urgenza minzionale. Per esempio la sensazione di non svuotare completamente la vescica, flusso delle urine intermittente, incontinenza urinaria o gocciolamento post-minzione.

Questi sintomi possono essere ricondotti a diverse problematiche, ad esempio l’ipertrofia prostatica (ovvero un ingrossamento della prostata), infezioni della vescica o delle vie urinarie (come cistiti, prostatiti, ecc.), presenza di calcoli o restringimenti uretrali che impediscono il corretto deflusso delle urine.

Preparazione

La preparazione è molto semplice: due ore prima dell'esame, svuotare completamente la vescica, bere subito mezzo litro di acqua o liquidi chiari e non urinare fino all'esecuzione dell'esame.

Per avere una misurazione attendibile è necessario che il paziente esegua l’esame non appena senta lo stimolo, la minzione deve essere quanto più normale possibile (il riempimento non deve essere eccessivo)

Modalità di svolgimento

L’esame consiste nell’urinare all’interno di un flussometro ovvero un imbuto raccoglitore che somiglia ad un WC, cosicché la strumentazione possa misurare il flusso delle urine e riprodurlo graficamente.

Alla fine dell’esame viene eseguita un’ecografia all’addome inferiore per valutare il residuo post-minzione (RPM), ovvero l’urina rimasta nella vescica al termine della procedura.

RISCHI E CONTROINDICAZIONI

L’uroflussimetria è un esame semplice, non invasivo, eseguibile in totale privacy, non ha controindicazioni e non presenta alcun tipo di rischio per il paziente.